Brevi cenni storici della Confraternita


Dopo circa un ventennio di inattività, legata al sisma e alla chiusura del complesso parrocchiale per i lavori di restauro, nell’anno pastorale 2004-2005 si è ricostituita la Confraternita del S. Rosario con il Sig. Antonio Villano a Priore.

Oggi conta più di quaranta confratelli.

        Negli atti della visita pastorale alla Parrocchia nel 1564 sono menzionate una cappella del SS. Corpo di Cristo e una di S. Maria a Castello. I documenti successivi attestano la presenza, nella chiesa parrocchiale, di due Confraternite: la prima dedicata al SS. Sacramento, legata all’altare maggiore e aggregata – fin dal 29 luglio 1543 – all’Arciconfraternita di S. Maria sopra Minerva in Roma; la seconda, dedicata al S. Rosario di P. Alfano (nome originario della frazione Casali), eretta e approvata il 29 giugno 1577. A quest’ultima, senza rendite fisse, fu data facoltà di questuare.

        Successivamente, forse nel XVIII secolo, le due Confraternite si fusero, tant’è che gli ultimi confratelli, prima del 1980, possedevano indifferentemente medaglioni con l’emblema del Santissimo o della Madonna del Rosario.

        Delle Confraternite preesistenti si conservano tuttora in Parrocchia: il quadro della Madonna del Rosario (cm. 284x182), olio su tela, datato 1771, opera del pittore Pietro De Rosa su commissione del Priore Antonio  Rega, copia  di  una omonima  tela  di Francesco Solimena, oggi conservata alla  Gemäldegalerie  di  Berlino; statua lignea, con  vestito in seta, di S. Maria a Castello, sec. XVIII, restaurata nel 2000 e fornita nuovamente dell’annessa statua del Bambino e delle corone regali, oggetti trafugati agli inizi degli anni ’80; croce astile, cesellata in argento, del 1710 ca., opera di Francesco Manzone, argentiere napoletano; 20 medaglioni d’argento, con l’uno e l’altro emblema; un campanello in argento del XVIII sec.; una vela processionale in seta rossa, restaurata nel 2005, con effige della Madonna del Rosario ricamata in oro e seta; il labaro processionale il cui crocifisso fu scolpito dall’autore del quadro, nel ‘700; la campana media del campanile, in bronzo, datata 1883, opera della fonderia Ripandelli e Tarantino di S. Angelo dei Lombardi (AV); quattro registri (Monte dei Maritaggi: 1619-1629; Libro del Monte dei Morti: 1740; Libro dei Capitali: 1820; Registro di cassa).

         Questi tesori costituiscono anche le fonti certe per una storia più dettagliata della Confraternita.

        Essa, ricostituita secondo nuovi ordinamenti sanciti nel Sinodo Diocesano del 2002, cura la formazione spirituale dei confratelli con la collaborazione del Padre spirituale, il Parroco Mons. Carmine Citarella. Tale cammino è offerto loro per sostenerli nella testimonianza della carità e nelle iniziative sempre più incidenti nel tessuto sociale della Comunità parrocchiale.